BREAKING NEWS  del 13 Settembre 2013

PRIVACY SANZIONABILE COME REATO 231

Con il Decreto Legge 93 del 14 Agosto 2013, il cosiddetto Decreto sul “Femminicidio”, entrato in vigore il 17 Agosto scorso, sono stati apportati aggiornamenti al D. Lgs. 231/2001 in base al quale l’Azienda è responsabile per i reati commessi nel suo interesse e/o vantaggio da persone che ricoprono ruoli apicali e loro sottoposti.

Le novità apportate riguardano sostanzialmente l’aggiornamento del Reato presupposto Delitti informatici e Trattamento illecito di dati (Art. 24 bis del D. Lgs. 231/2001):

a. è previsto innanzitutto un inasprimento della pena qualora venga commesso il reato elementare di frode informatica con sostituzione di identità digitale (Art. 640 ter del c.p.);

b. sono inoltre aggiunti nel novero dei reati elementari quelli previsti dall’Art. 55, comma 9  del D. Lgs. 231/2007 (c.d. Decreto Antiriciclaggio), ossia i reati di indebito utilizzo, falsificazione, alterazione di carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, nonché il loro possesso, cessione o acquisizione;

c. infine sono introdotti i cosiddetti Delitti di Privacy, ossia quelli previsti dal D. Lgs. 196/2003 (c.d. Codice Privacy) che prevedono illeciti nel caso di:

  1. trattamento illecito di dati (Art. 167 del D. Lgs. 196/2003)
  2. falsità nelle dichiarazioni e notificazioni al Garante  (Art. 168 del D. Lgs. 196/2003)
  3. inosservanza dei provvedimenti del Garante (Art. 170 del D. Lgs. 196/2003)

L’introduzione dei Delitti in materia di violazione della Privacy risulta essere di impatto significativo per le Aziende, dal momento che la responsabilità da reato per l’illecito relativo al trattamento dei dati, è potenzialmente in grado di interessare tutte le società commerciali e associazioni private soggette alle disposizioni del D. Lgs. n. 231/2001.

Per tutte le Aziende diventa quindi opportuno in questa fase, in attesa che il Legislatore converta in Legge entro il 15 Ottobre 2013 i provvedimenti, analizzare le misure interne per il rispetto sia delle disposizioni del Codice Privacy (D. Lgs. 196/2003) e soprattutto per prevenire eventuali responsabilità amministrative previste dal D. Lgs. 231/2001.

Lo scopo del Legislatore è infatti quello di rafforzare i controlli e le misure di sicurezza in materia di Privacy, anche in considerazione del fatto che l’obbligo per le Aziende di redigere un DPS (Documento Programmatico di Sicurezza – ai fini dell’implementazione delle misure di sicurezza e protezione in ambito Privacy) è stato abrogato con Decreto-Legge “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo” del 03/02/2012 e convertito in Legge n. 35/2012.

A tal proposito Gesta mette a disposizione un Check Up gratuito fino al 15 Ottobre 2013 per tutte le Aziende che necessitano di analizzare la propria conformità al D. Lgs. 196/2003 (Codice Privacy) ai fini di un’eventuale applicabilità di quanto previsto dal D. Lgs. 231/2001 “Responsabilità amministrativa a carico degli Enti”.

SCARICA L’APPOSITO MODULO DI RICHIESTA CHECK UP GRATUITO

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