Il 25 Gennaio 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Interno intitolato “Adozione delle linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici” del 21 Gennaio 2025 che introduce significativi cambiamenti, in materia di sicurezza, per i gestori di locali.
La norma incide in maniera rilevante anche sul trattamento dei dati personali, materia oggetto della nostra rubrica, in quanto incentiva i gestori di attività aperte al pubblico ad avvalersi di sistemi di controllo e videosorveglianza, strumenti che, per loro natura, risultano molto invasivi della nostra privacy.
A chi si applica il decreto?
Il Decreto si rivolge ai locali pubblici, cioè al comparto dei locali di somministrazione di alimenti e bevande, degli stabilimenti balneari, delle strutture ricettive, ivi comprese quelle che erogano servizi para-alberghieri, e del settore delle sale pubbliche dove si tengono giochi leciti. A questi si aggiungono le attività economiche miste: è il caso dei locali in cui vengono offerti al pubblico spettacoli o trattenimenti, congiuntamente alla possibilità di fruire di servizi di ristorazione o, comunque, di somministrazione di alimenti e bevande.
Viene delineato un sistema che persegue l’obiettivo di innalzare il livello di prevenzione dell’illegalità e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria dei gestori dei locali di pubblico trattenimento e la valorizzazione dei comportamenti utili al mantenimento della legalità, mediante meccanismi premiali in favore degli esercenti «virtuosi».
Gli accordi, relativamente alla videosorveglianza, seguiranno i seguenti principi:
1. I sistemi di videosorveglianza dovranno essere installati all’esterno dell’esercizio pubblico, assicurando la possibilità di riprendere le vie di accesso e le uscite di sicurezza del locale;
2. Potrà essere valorizzato il collegamento degli apparati di videosorveglianza con le piattaforme della videosorveglianza comunale;
3. Si dovrà prevedere l’obbligo, a carico dell’esercente, di conservazione dei filmati ripresi dagli apparati di videosorveglianza per il periodo massimo consentito dalle vigenti normative in materia di tutela dei dati personali e dai discendenti indirizzi impartiti dalla competente Autorità Garante;
4. Gli esercenti dovranno manutenere e tenere in funzione i predetti apparati al fine di evitare soluzioni di continuità nell’acquisizione delle immagini e nella relativa messa a disposizione a favore delle Forze di Polizia, allorché queste ne facciano richiesta per lo svolgimento dei compiti istituzionali loro assegnati.
Tali misure implicherebbero, necessariamente, uno sforzo organizzativo e tecnico dei singoli esercenti nella gestione della privacy.
Come già evidenziato in uno dei nostri precedenti articoli, coloro che effettuano attività di videosorveglianza hanno specifici obblighi informativi (apposizione di cartelli che avvisano gli avventori della presenza delle telecamere e predisposizione di un’informativa estesa di secondo livello) e dovrebbero garantire, mediante idonee misure di sicurezza, un’adeguata protezione dei dati raccolti mediante il sistema di videosorveglianza da accessi non autorizzati.
La vigente normativa impone, peraltro, rigidi criteri anche per la definizione dei coni di ripresa e il rispetto di specifici termini di conservazione delle immagini.
Certamente, l’esercente, nello svolgimento di attività di controllo come la videosorveglianza, non può, pertanto, prescindere da una adeguata preparazione e da una consapevolezza che può essere acquisita, unicamente, attraverso l’attività di consulenza e formazione.
Il recente provvedimento, per quanto attiene alla materia di nostro interesse, potrebbe incentivare, attraverso la collaborazione tra Forze di Polizia, associazioni di categoria e singoli esercenti, la diffusione della cultura della corretta gestione dei dati personali.

dell’Avv. B. Carbonetto – Area GDPR pubblicato su La Spezia Magazine, 12/03/2025

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