Newsletter n. 12 del 06 Luglio 2009

Decreto Legislativo 231 del 2001: come poter beneficiare della c.d. esimente

di Renato Goretta e Irene Semplici

L’adozione del modello di organizzazione e gestione è prevista dal D.Lgs. 231/01 in termini di facoltatività; è tuttavia indispensabile se non si vuole esporre l’ente alla responsabilità per gli illeciti commessi da amministratori e dipendenti (c.d. esimente).

 

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La “responsabilità amministrativa” prevista dal DLgs. 231/01 consente di colpire il patrimonio degli enti, e quindi l’interesse economico dei soci, (direttamente tramite sanzioni pecuniarie, o indirettamente tramite, ad es., l’interdizione dall’esercizio dell’attività) che hanno tratto un vantaggio dalla commissione di determinati reati da parte delle persone fisiche che rappresentano l’ente o che operano per l’ente.

La legge prevede l’adozione del modello di organizzazione, gestione e controllo in termini di facoltatività e non di obbligatorietà, tuttavia la mancata adozione del modello espone l’ente alla responsabilità per gli illeciti realizzati da amministratori e dipendenti. L’adozione del modello diviene, pertanto, di fatto necessaria se si vuole beneficiare dell’esimente.

Lo schema riportato di seguito per la costruzione dei modelli riprende i processi di risk assessment e risk management normalmente attuati nelle imprese e consiste:

a)     nell’identificazione dei rischi in relazione ai reati che possono essere commessi;

b)     nella progettazione di un sistema di controllo preventivo, realizzato attraverso la costruzione di un sistema organizzativo adeguato e la procedurizzazione di determinate attività;

c)      nell’adozione di un codice etico e di un sistema di sanzioni disciplinari applicabili in caso di mancato rispetto delle misure previste dal modello, al fine di conservarne l’effettività;

d)     nell’individuazione dei criteri per la scelta di un organismo di controllo, interno all’impresa, dotato delle funzioni necessarie, che dovrà vigilare sull’efficacia, sull’adeguatezza e sull’applicazione e rispetto del modello.

La sola adozione del Modello da parte dell’organo dirigente non rappresenta, tuttavia, misura sufficiente a determinare l’esonero da responsabilità dell’Ente, essendo infatti necessario anche che:

a)     il Modello sia gestito con continuità, curandone l’aggiornamento a seguito di modifiche organizzative e normative;

b)     ne sia periodicamente monitorata l’efficacia;

c)      ne sia verificata l’osservanza con riferimento alle aree a rischio.

L’esonero della responsabilità dell’ente passa quindi attraverso il giudizio di idoneità del sistema interno di organizzazione e controlli dell’ente.

L’applicazione della c.d. “esimente”, in occasione di procedimento penale per uno dei reati considerati dal D.Lgs. 231/01, è subordinata infine alla positiva valutazione, da parte del giudice penale, dell’idoneità del modello organizzativo e gestionale a prevenire la commissione di tali reati messo in atto dall’Ente.

Il Modello di organizzazione e di gestione è, pertanto, il mezzo attraverso il quale l’ente ha l’opportunità di dimostrare la propria diligenza organizzativa (premiata appunto con l’esimente o la riduzione dell’afflittività delle sanzioni).

L’adozione di un modello organizzativo che renda le procedure interne più trasparenti, oltre a garantire l’esenzione dalla responsabilità amministrativa, costituisce infine un’occasione di crescita e sviluppo per le imprese, migliorando, da un lato, il loro rapporto con la società e, quindi, la loro immagine pubblica di efficienza, trasparenza ed etica commerciale e, dall’altro, riducendo i costi di transazione derivanti da eventuali azioni legali e da processi di contrattazione.

GESTA Sas è a disposizione dei suoi Clienti per ogni chiarimento in merito.

 

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